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Per sapere tutto su vampiri, zombi, lupi mannari e creature delle tenebre.

Il CERCHIOGIALLO

Il mondo delle indagini (più o meno misteriose) vi aspetta.

IL MITO DA GUERRE STELLARI A STAR WARS

Visitate la nuova mostra di Fermo Immagine il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.

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I trailer del fumetto.

domenica 22 settembre 2013

REGOLE DI SANGUE: ARRIVA IL CORSO DI SCRITTURA



Scrivere una storia d’azione, un thriller che sappia catturare l’interesse dei lettori, è probabilmente il sogno segreto di chiunque ami e legga il genere. Chi ci ha provato, però, ha scoperto che non basta conoscere la sintassi e la grammatica: occorre sapere imporre forma, ordine e struttura alle proprie idee, dare vita a personaggi interessanti e tenere desta l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina.
Si tratta di capacità che possono essere guadagnate e affinate con l’esperienza. Soprattutto, possono essere imparate. Ovviamente a patto di trovare chi sia in grado di insegnarle. Per questa ragione Action &Action, il blog nato dall'unione tra la sezione dedicata all'Azione di Cartoomics e Action, la rivista digitale creata da Stefano di Marino, in collaborazione con Fermo Immagine, il Museo del manifesto cinematografico di Milano,  hanno ideato Regole di Sangue, uno specialissimo corso di scrittura creativa.

Non il solito corso di scrittura
Regole di sangue è un corso di scrittura che non promette di trasformare i suoi partecipanti in scrittori di successo (nessuno lo può fare!), ma offre loro la possibilità di imparare i trucchi e i segreti del mestiere di uno degli autori di genere più letti ed amati del panorama italiano: Stefano Di Marino, autore di decine diromanzi di successo che nel corso di vent’anni di carriera hanno esplorato tutti gli aspetti della letteratura di genere e sopratutto creatore della saga de Il professionista, la più longeva spy story made in Italy pubblicata fin dal 1995 dalla prestigiosa collana Segretissimo di Mondadori.


Durante il corso, verranno presi in considerazione e analizzati tutti gli aspetti che riguardano la scrittura di una storia di azione, dalla definizione della trama all’ambientazione, dalla creazione dei personaggi alla progettazione delle varie scene.
Seguendo un percorso chiaro e preciso, con l’ausilio del manuale di scrittura incluso nel costo d’iscrizione, i partecipanti potranno scoprire come trasformare una buona idea in un testo compiuto e diventare loro stessi gli autori delle storie che vorrebbero leggere.

REGOLE DI SANGUE
Scrivere il thriller e l’azione

COSA
Il programma del corso verrà sviluppato in 4 lezioni di 3 ore ciascuna e ogni giornata sarà dedicata all'analisi dei diversi aspetti e alle diverse fasi delle scrittura di un racconto o di un  romanzo. Per comodità gli argomenti sono stati divisi in 12 capitoli che saranno  affrontati nel corso delle 12 ore di lezione.

Introduzione
Perché scrivere?
Cosa ci spinge a passare dietro la tastiera e confrontarci con il pubblico?

Lezione 1
Il mestiere di scrivere
Le qualità necessarie. Aspirazioni e difficoltà.

Lezione 2
Cosa è il genere.
Un breve percorso nella storia della narrativa di genere o Pulp.

Lezione 3
Da dove nascono le idee?
Come sviluppare il materiale che vediamo e leggiamo tutti i giorni per  creare un proprio archivio creativo.

Lezione 4
L’Inizio
Una delle fasi principali. Come cominciare bene una storia.

Lezione 5
Lo Svolgimento
Il blocco principale della narrazione. La trama principale e i ‘sottoplot’.

Lezione 6:
La Fine
La conclusione . Come soddisfare il lettore e spingerlo ad aspettare i prossimi lavori con curiosità.

Lezione 7:
I personaggi
La spina dorsale di un romanzo. Caratteri positivi e negativi, come sfruttarli al meglio.

Lezione 8:
I dialoghi
Come far interagire  nel modo più dinamico i personaggi e trasmettere informazioni al lettore in maniera semplice.

Lezione 9:
L’ambientazione
Il palcoscenico della vostra storia: luoghi, ambienti reali e inventati. Come crearsi un archivio.

Lezione 10: L’azione
La storia si movimenta. Sparatorie, scazzottate, inseguimenti ma anche amore e colpi di scena. Il ritmo è l’azione.

Lezione 11: Format e linguaggio
Racconto o romanzo? Lungo o breve? La scelta del linguaggio più adatto per ogni storia e formato.

Lezione 12
Conclusione: Non vi resta che scrivere.

DOVE
Le lezioni si terranno presso la sede di Fermo Immagine, Museo del Manifesto cinematografico di Milano, via Gluck 45, Milano.

QUANDO
Il corso si sviluppa in 4 sabati, a partire dal 19 ottobre, dalle 10 alle 13. Alle 11.0 è previsto un coffe break.
Il calensario:
Sabato, 19 ottobre 2013 dalle 10.00 alle 13.00
Sabato, 26 ottobre 2013 dalle 10.00 alle 13.00
Sabato, 16 novembre 2013 dalle 10.00 alle 13.00
Sabato, 23 novembre 2013 dalle 10.00 alle 13.00

CHI
Il docente del corso è Stefano Di Marino.
Nato nel 1961 a Milano, dove tutt’oggi vive e lavora. Dal suo esordio in libreria (1990, Per il sangue versato, Oscar Mondadori) ha pubblicato più di sessanta tra romanzi e saggi, questi ultimi relativi a cinema, narrativa d’intrattenimento, viaggi e arti marziali.
Appassionato viaggiatore, amante della cultura orientale, degli sport da combattimento e della fotografia, ha dedicato la sua attività alla narrativa, alternandola con consulenze editoriali e traduzioni. Tra i tanti romanzi ha pubblicato Il cavaliere del vento e Quarto Reich (Piemme), Ora Zero e Sole di fuoco (Nord).
Con lo pseudonimo Stephen Gunn firma la serie di spionaggio Il Professionista pubblicata nella collana Segretissimo di Mondadori.
Tra i suoi romanzi più rappresentativi vi sono i tre volumi della serie Montecristo, basata sull’ipotesi di un colpo di stato in Italia. La trilogia è stata pubblicata nella collana Il Giallo Mondadori Presenta.
Per dbooks.it cura e segue la serie Action, per la quale ha pubblicato anche le ristampe di Appuntamento a Samaringa, Per il sangue versato, i primi due volumi della serie dedicata al personaggio di Vlad Spetrak: Vlad, il primo della lista e Vlad: il circolo Kandinsky – Prigione di ghiaccio.


Maggiori informazioni su Stefano di Marino sono reperibili qui

QUANTO
Il costo per la partecipazione è di 200 € e  la quota di iscrizione comprende anche il manuale di scrittura Regole di Sangue – Scrivere il Thriller e l’Azione edito appositamente per il corso da dbooks.


Per informazioni e iscrizioni: regoledisangue@gmail.com



IL MANUALE

“Sin da bambino ho amato raccontare storie, anche molto prima che pensassi di svolgere professionalmente questo lavoro, di vivere di ciò che scrivevo e creavo. E questo bisogno di narrare non mi ha mai abbandonato. Ho cominciato a scrivere con regolarità dai 13 anni in avanti e, da allora, non ricordo un periodo della mia vita in cui non ho scritto. Non c’è stato un solo mese in cui non ho letto almeno un libro. Non rammento un giorno in cui non ho pensato di poter inventare una storia da raccontare. Se anche per voi è così e la vostra passione vi permette di misurarvi con le difficoltà di non avere alcuna certezza di essere pubblicati e pagati, allora significa che, in varia misura, avete le qualità giuste per diventare dei narratori.”
Stefano Di Marino


sabato 21 settembre 2013

28 SETTEMBRE: UNA NOTTE (DA PAURA) AL MUSEO

Da sabato 27 luglio 2013, è partito  “Una notte al museo”, il progetto ideato dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, che prevede l’apertura serale dalle 20 alle 24 dei luoghi d'eccellenza della cultura tra musei e aree archeologiche statali.
Tra i partecipanti a questa iniziativa nata per offrire ai turisti che visitano il nostro Paese un’opportunità indimenticabile, non poteva mancare Fermo Immagine, il Museo dl Manifesto cinematografico di Milano, una realtà attenta ai desideri degli amanti del cinema e dell'illustrazione.
In concomitanza con la mostra Zombi, vampiri e lupi mannari, aperta fino al 31 ottobre, e in occasione de Una notte al museo, Fermo Immagine organizza, il 28 settembre 2013, una proiezione unica del film NOSFERATU di Murnau con colonna sonora eseguita dal vivo.

La serata inizia alle 20 con una visita guidata alla mostra Vampiri, Zombi e Lupi mannari: 150 manifesti ripercorrono la storia di un genere con tante sorprese per imparare come si uccide un vampiro, come si annienta uno zombi e come si tengono alla larga i lupi mannari.
Manifesti cinematografici originali, gadget, memorabilia, edizioni rare, dischi, francobolli e tanto divertimento per un viaggio indimenticabile nel mondo delle creature della notte, per scoprire che, quando vogliono, possono anche essere sexy e far ridere! A far da guida sarà ovviamente il conte Dracula in persona.


I visitatori potranno farsi fotografare nella bara esposta in mostra (seguendo l'esempio di Alfredo Castelli) e portarsi a casa un divertente scatto “vampirizzante” grazie ad una speciale APP che trasforma il soggetto fotografato in vampiro ringhiante!



Al termine 21.00 aperitivo e quindi a seguire proiezione di NOSFERATU di Murnau con colonna sonora eseguita al piano dal vivo. Girato nel 1922 dal grande Friedrich Wilhelm Murnau, massimo esponente del cinema espressionista tedesco, Nosferatu. Eine Symphonie des Grauens (Nosferatu il vampiro) è ancora oggi considerato il film più inquietante mai girato sui vampiri. Prima trasposizione cinematografica del romanzo “Dracula” di Bram Stoker, rischiò di andare perduto a causa di un ordine del tribunale che ne disponeva la distruzione di tutte le copie a causa del mancato pagamento dei diritti d’autore alla vedova dello scrittore. Fortunatamente alcune copie erano già arrivate in America, dove i diritti d’autore erano già scaduti e così si poterono salvarsi e giungere fino a noi. Film allucinato, dove il conte vampiro (qui col nome di Orlok e non Dracula proprio per evitare i diritti d’autore) appare nel suo aspetto più mostruoso: una sorta di ratto succhiasangue, dall’aspetto rachitico e il cranio rasato, dotato di lunghi incisivi, si muove all’interno di scenografie ridotte al minimo proiettando ombre terribili e ancora oggi inquietanti. Trattandosi di un film muto, la pellicola ha avuto nel corso degli anni molte sonorizzazioni ma Fermo Immagine ha deciso di far rivivere al pubblico l’emozione originale della colonna sonora eseguita al pianoforte dal vivo, proprio come accadeva negli anni Venti. A curare la performance sarà l’accoppiata Antonio Bologna e Andrea Taroppi, che hanno perfezionato negli anni una speciale attitudine alla spazializzazione e al paesaggio sonoro. Bologna, (premio Respighi 2006, pianista RAI, autore e interprete di più di 200 lavori in Italia e all’estero), ha scritto una colonna sonora originale reinterpretando il clima sonoro del film alla luce della sua sensibilità; Taroppi (Coordinatore di C.R.E.A., specializzato in musica elettronica e anche egli autore e interprete) con l’aiuto un apparato di live-electronics, interagirà coi suoni del pianoforte in una spazializzazione fatta di echi, rimandi, elementi originali. La nuova colonna sonora sarà interpreta al pianoforte da Stefano Ligoratti, un musicista a 360 gradi e Direttore d’Orchestra

domenica 8 settembre 2013

RIDDICK , IL TRIONFO DELLA VOLONTA'


 Torna Riddick, psicopatico da combattimento. Una leggenda e come tale rientra in gioco con un’intelligente recupero delle puntate precedenti. Consiglio. Recuperate i primi episodi (magari anche il cartoon e il gioco….) e riguardateveli bene, non perché siano assolutamente necessari per comprendere la trama di questo, solo per il piacere di rivedere il personaggio com’era dieci anni fa…e magari rivalutare le Cronache su cui molti spararono ma che, pur lontane dalla serrata linearità del primo film, avevano, nella versione lunga(15 minuti in più) una loro ragion d’essere, un’estetica della morte che non era per nulla estranea al personaggio. Perché il senso dell’eroe(o anti eroe) è veramente ciò che conte. Più Pulp che mai, Riddick è il personaggio che ci vuole in un periodo di produzioni cinematografiche orientate al buonismo, alla favoletta, alla risata provinciale o alla correttezza politica a tutti i costi, sorta di  cinema dei telefoni bianchi, messo lì ad ammansire gli animi mentre si preparano venti di guerra… di fatto Riddick si muove questa volta in un mondo che richiama gli universi precedenti ma va oltre. Specchio deformato della realtà del nostro tempo, tra crateri infuocati, alieni scorpioni, bande di mercenari rivali. Una sorta di western-fantascienza-horror che funziona benissimo in quanto ruota sul concetto zen della sopravvivenza a ogni costo. Come Rambo è un film di volontà, di capacità incredibili oltre il credibile. Ma è questo che, alla fine vogliamo, da Riddick. Gli perdoniamo anche il cane-bau perché è una specie di  dingo-iena e fa il suo porco mestiere. Poi c’è l’eroe solo che non si perde d’animo, che  usa il cervello assieme alla forza bruta, capace di mettere bande rivali una contro l’altra. E poi arriva la pioggia, il buio e tutto quel che segue. C’è possibilità di redenzione’ Sì, ma solo per chi reagisce. Con un vigore howardiano, Riddick torna a essere quello che era, un solitario, un furiano, un eroe da ‘dime novel’. Uno che, con la corona in testa aveva permesso al nemico di arrivare troppo vicinino e che trova la salvezza tornando animale. Fango, sudore e polvere da sparo….

mercoledì 4 settembre 2013

TEXAS RANGERS.UN'EPOPEA D'AZIONE PRIMA PARTE


C'era una volta il West. C'era anche questo...

A cura di Danilo Oberti

Il West e la sua epopea. La parola West fa tornare in mente immagini di film che ormai sono assunti a mito, episodi storici di trionfi e tragedie, immagini di cowboy, di Colt 45 e di indiani col viso dipinto coi colori di guerra.

E' difficile collegare questi argomenti con le forze speciali e le loro azioni. Parlare di forze speciali per contro porta alla mente immagini di uomini in nero ed elicotteri, piuttosto che jeep rombanti nel deserto. In realtà, sebbene le forze speciali come le conosciamo oggi siano state in qualche modo formalizzate durante la prima guerra mondiale (come gli arditi italiani ad esempio) azioni e forze speciali sono proprie di tutti i conflitti. E anche il West, ha la sua parte. Basta pensare ad esempio ad un corpo di polizia entrato nella leggenda, ovvero i Texas Ranger.

Resi famosi da film e telefilm, i Texas Ranger hanno attraversato le epoche della storia americana, e in particolare del Texas, fino ai giorni nostri, andando a costituire un peculiare esempio di corpo di polizia. Ma andiamo in ordine, e torniamo ai giorni della polvere, delle Colt e dell'epopea del West.

Nel 1821 il Messico ottiene l'indipendenza dalla Spagna, il Texas come stato indipendente non esiste ancora. Nei territori del Texas però la situazione è in ogni caso piuttosto tesa. I Comanches, definiti “Signori delle Pianure” imperversano senza tregua, assaltando i coloni, razziando e uccidendo. Purtroppo la vastità del territorio rende impraticabile l'idea di costruire una serie di forti. Ne servirebbero troppi, e molte guarnigioni sarebbero di fatto isolate. Inoltre il costo complessivo sarebbe in ogni caso proibitivo. Il governo del neonato stato messicano si trova dunque a dover affrontare un nemico efficiente, che conosce il territorio e per questo anche molto mobile. Oltretutto i Comanches nelle loro scorrerie puntano in maniera specifica al razziare cavalli, mettendo ulteriormente in difficoltà i coloni.

Una soluzione sembra essere quella di popolare ulteriormente i territori del Texas, ma i messicani sono piuttosto restii a muoversi per occupare terre che essi stessi definiscono “despoblados” ovvero spopolate, vuote. A questo punto interviene nella storia un personaggio che darà il via non solo ai ranger, ma all'intero stato texano, con tutte le conseguenze del caso. Moses Austin, uno spagnolo che in precedenza risiedeva Louisiana propone di permettere a coloni americani di stabilirsi nei territori lasciati in balia degli indiani. Questi coloni avrebbero poi acquisito la cittadinanza spagnola e successivamente messicana. Presto altri coloni americani iniziarono a stabilirsi nei territori lungo il fiume Brazos, e in altre parti del Texas. Questi coloni portarono con loro le tradizioni dei loro antenati. Molti di essi erano di discendenza scozzese, e il “ranging”, traducibile come “pattugliamento” era una pratica diffusa, per controllare i territori e intercettare le incursioni dei clan rivali. Su questa base Stephen F. Austin, il figlio di Moses, comincia a utilizzare un gruppo di dieci uomini come ranger, pagandoli da privato cittadino, per proteggere i suoi possedimenti. Nel 1823 si  mette alla testa di un gruppo  di venti uomini per intercettare una banda di indiani Tonkawas, riuscendo a recuperare i cavalli razziati. E' importante il fatto che i ladri vennero fustigati e il capo ammonito che, in caso di ulteriori razzie, sarebbe stata usata forza a livello letale. Nel 1826 tocca ad un altro possidente, che con un gruppo di trenta uomini attacca una banda di indiani Tawakonis, uccidendone otto e ferendone cinque. Di fronte ad una costante crescita della minaccia indiana, Austin propone di intraprendere una campagna contro le tribù Tawakoni e Waco, alleandosi, come era già accaduto nelle guerre canadesi tra Francia e Inghilterra, con tribù amiche, come i Cherokee e i Delaware. Questa iniziativa però non viene approvata dalle autorità messicane, che diffidando degli indiani, decidono di proibire qualsiasi azione, prima che si siano rese disponibili truppe regolari.

Il problema però rimane ; le scorrerie non si fermano, e Austin, riuniti i rappresentati dei sei distretti del Texas propone la formazione di un gruppo permanente di rangers, forniti dai vari proprietari terrieri in base all'estensione della terra controllata. Non esistono documentazioni ufficiali che possano dimostrare che questa forza sia mai divenuta operativa, ma di fatto la proposta costituisce il primo tentativo di organizzazione di quelli che diventeranno i Texas Ranger. Una prima organizzazione viene data durante la rivoluzione texana del 1835-36. Infatti il 24Novembre 1835 il governo provvisorio costituisce le prime tre compagnie. Queste sono ben lontane dai gruppi disorganizzati precedenti. Ogni reparto è costituito da 56 uomini, comandati da un capitano. Le operazioni vengono coordinate da un maggiore, che risponde direttamente al comandante in capo.

Ogni uomo deve avere un cavallo equipaggiato, e il munizionamento necessario a 100 colpi. La paga per i non graduati è di 1,25 dollari al giorno e la ferma dura un anno. Le armi sono ancora ad avancarica, generalmente i ranger dispongono di un Kentucky Long Rifle e di una o più pistole. Dopo Alamo diventerà molto popolare il coltello Bowie, dal nome del colonnello James Bowie, uno degli eroi della sfortunata quanto epica battaglia.